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Ciao Massimo. Cosa ti ha spinto a decidere di investire in un sistema automatico di alimentazione?
Siamo partiti due anni fa, nel momento in cui dovevamo scegliere tra l'acquisto di un carro tradizionale o l'acquisto di un sistema automatico di alimentazione. Il problema che avevo in questa azienda era il tempo dedicato alla preparazione degli alimenti. Facevo praticamente sei ore di carro al giorno per produrre sei carri per alimentare tutta la mandria.
Ovviamente si vuole sempre il meglio per i propri animali per cui di questi sei carri, i quattro sulle vacche venivano divisi in quattro distribuzioni giornaliere, quindi l'impegno era notevole. A quel punto, ho guardato se sul mercato ci fosse qualcosa che potesse darmi una mano ed ho individuato questi sistemi automatici di alimentazione. Tra i vari modelli, ho scelto il Lely Vector.
È cambiato qualcosa nella razione?
Volevamo che il nuovo sistema lavorasse al massimo della sua capacità ed è stato un buon motivo per ottimizzare la composizione della foraggiata.
La cucina è stata divisa praticamente in tre settori. Abbiamo un settore che ospita la medica, un settore che ospita il fieno di foraggere ed un settore dove abbiamo gli insilati. In particolare utilizziamo insilato di mais e insilato di frumento che vengono posizionati in cucina in blocchi.
Uno dei vantaggi del sistema è proprio quello di poter modificare la composizione della foraggiata in qualsiasi momento tramite l’applicazione per smartphone di Lely Horizon, il software gestionale di Lely. La cucina del Vector è una scacchiera e la pinza sa esattamente quale alimento prelevare da quale punto.